Estate 2011 EOLIE IN BARCA A VELA



Isole Eolie Crociere di Luglio – Agosto – Settembre
7 giorni
Sabato – Sabato

Programma di massima:

Sabato ore  18 imbarco a Lipari. Sistemazione bagagli e cambusa aperitivo di benvenuto e briefing. Serata libera.

Domenica si parte  per le spiagge di pomice per il primo bagno nell’acqua più chiara delle Eolie.  Pranzo e  veleggiata verso  Panarea. Ormeggio in rada a cala Milazzese.  Possibilità di scendere e percorrere l’isola fino al porto vedendola da una prospettiva insolita nell’ora più bella: al tramonto.  Aperitivo a terra nei locali di tendenza dell’isola, cena e, per i più vivaci, la notte di Panarea ed i suoi locali. Notte in rada o all’ancora o al gavitello. Lunedì veleggiamo verso Stromboli fermandoci  per un bagno indimenticabile sotto le rocce di  Basiluzzo dove pranziamo prima di ripartire  per l’isola dell’unico vulcano attivo delle Eolie. Arriviamo in tempo per il mitico aperitivo al bar della terrazza panoramica in cima all’isola da dove si gode uno spettacolo davvero unico.  E per i più audaci trekking fino alle bocche del vulcano per ammirare col buio lo spettacolo delle eruzioni dello Stromboli. Notte in rada all’ancora o al gavitello.
Martedì colazione davanti al vulcano e  partenza per Salina-Lingua dove arriviamo per pranzo dopo aver trascorso la giornata a veleggiare e a nuotare nelle acque cristalline di Lisca Bianca e dietro Panarea.  Scendiamo per gustare il famoso Pane Cunzato e le mitiche granite di Alfredo: indimenticabili. Serata a  Santa Marina in porto o in rada dove restiamo  ormeggiati per la notte. La serata è per visitare il paese che difficilmente dimenticheremo.
Mercoledì sveglia e colazione a terra nella mitica pasticceria dalla quale sarà difficile uscire senza danno…Partenza per la baia di Pollara meraviglioso angolo di mare nel cui paesino soprastante sono state girate molte delle scene del Postino. Ci godiamo il mare  e dopo pranzo
partenza per Filicudi dove conviene , meteo permettendo, ormeggiare al pontile libero di Pecorini a mare il posto più carino dell’isola. A terra basterà dare un’occhiata al ‘saloon’ spaccio di bibite e snack che si trasforma per il peirodo estivo nell’originale ritrovo dove ogni velista ospite della banchina o dei gavitelli si ferma per una birra seduto dove capita  per tornare indietro di vent’anni. Una birra fresca non è una certezza…..ma lo spettacolo vale la pena.
Giovedì il  bagno alla  Canna, imponente faraglione di 70 mt che sbuca dal mare al largo dell’isola, e  alla Grotta del bue marino, grotta  alta  10 mt con acqua trasparente dove si può entrare a nuoto o con il  tender,  e via  si parte per Lipari di cui ammiriamo tutta la costa ovest con spiagge bellissime e faraglioni prima di arrivare a Vulcano dove passiamo la serata e la notte in rada tra i vapori sulfurei dell’isola. Consigliabile l’esperienza del bagno di fango di cui portare il profumo per il resto della vacanza. Notte in rada.
Venerdì navighiamo intorno all’isola: vela e bagni nelle calette più selvagge.  Ultima sosta alle cave di pomice di Lipari su un fondale completamente bianco che da’ all’acqua di questo tratto di mare l’aspetto di una bacinella nel quale è impossibile non tuffarsi.
Rientro in serata al pontile dove passeremo l’ultima notte della nostra vacanza che sarà dedicata alla visita di Lipari by night che ci sorprenderà con le sue vie e le piazzette brulcanti di gioventù rumorosa.
Sabato sbarco entro le ore 9. Ci salutiamo un po’ più ricchi di ricordi e, si spera, di belle sensazioni.

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E’ dall’ abilità di prevedere il tempo dalla semplice osservazione delle nubi che il principe greco Eolo vissuto a Lipari si guadagnò la fama che lo assurse a divinità in grado di controllare i venti. Grazie alla sua abilità tra gli abitanti delle isole, prevalentemente pescatori per i quali vitale era conoscere anzitempo le condizioni del vento e del mare, si alimentò il mito del Dio Eolo re dei venti dal quale le isole presero il loro nome: Eolie

L’arcipelago delle Eolie, quasi a voler essere difeso dalle moltitudini, è scomodo da raggiungere pressocchè da ogni parte della penisola, ma regala, a chi lo conosce, acque cristalline, albe e tramonti che lasciano nel cuore sensazioni indimenticabili.

L’itinerario proposto (da definire insieme) ci porta a visitare tutte le isole e gli angoli più suggestivi sia a terra che in mare dove è possibile trovare assoluta tranquillità o grande allegria da condividere. Ad ognuno secondo il proprio desiderio. Comunque sia…Benvenuti a bordo!

LIPARI La più grande delle sette isole rappresenta il centro e il cuore dell’arcipelago tanto da diventarne il nome rappresentativo delle altre sei. Anticamente nota come Lipara dal greco grassa, ricca e fertile. Le immersioni nelle sue acque di un blu intenso e incantevole rivelano uno spettacolare itinerario subacqueo.

La presenza di ossidiana, durissima nera e rilucente roccia vulcanica vetrosa, e pomice che colorano di bianco e nero le sue coste ne ha fatto un centro commerciale importante fin da quando l’uomo non conosceva ancora i metalli diventando fonte di ricchezza per la popolazione. Le sue stradine erano anticamente percorse dagli asini “u’ scecco” per il trasporto di tutti i materiali. Nel suo centro storico si possono ammirare splendidi murales con i quali alcuni artisti hanno dato una nuova vita ai muri delle antiche case

PANAREA è la sorella più piccola e la più ricca di scogli fra tutte le Eolie anticamente chiamata Euònymos dal greco “che sta a sinistra” cioè alla sinistra dei naviganti che andavano da Lipari in Sicilia, un geografo l’ha poi chiamata Pagnaria cioè “tutta sconnessa”, per le caratteristiche del terreno), nome dal quale discende quello odierno. Il suo incantevole paesaggio regala piacevoli passeggiate tra piante di capperi, hibiscus e buganville.

Dal promontorio del Milazzese dove si trovano le tracce di un villaggio preistorico, è possibile godere di un panorama straordinario sulla bellissima Cala Junco, una specchio d’acqua dalle brillanti striature verdi e turchesi.

Alcune spiagge davvero uniche e incontaminate sono raggiungibili solo via mare e, oltre alla naturale bellezza, sembrano trasformarsi di ora in ora per l’effetto di luci e ombre dove se chiudi gli occhi sembra di ascoltare lontani sussurri e sospiri di ninfe e di sirene.

STROMBOLI è’ l’isola più giovane dell’arcipelago. Secondo la leggenda sorgeva qui la reggia di Eolo, il suo nome è dovuto alla forma arrotonda dell’isola. La cima più alta di Stromboli è Vancori dal quale all’orizzonte si ammirano l’Etna, lo stretto e la costa calabrese.

Il vulcano ancora in attività è stato, con le sue le esplosioni, uno dei fari naturali più conosciuti dai naviganti dell’antichità.

La visita al vicino scoglio di Strombolicchio permette agli amanti delle immersioni di estasiarsi nel guardare i fondali ricchi di coralli.

SALINA Il suo antico nome è Didyme cioè gemelli per la presenza di due vulcani ormai spenti, è una delle isole più fertili le uve pregiate diventano un vino dal sapore dolce detto “il nettare degli dei”: la “Malvasia delle Lipari”. La coltivazione dei capperi, inoltre fornisce una risorsa esportata in tutto il mondo. Il paesaggio è un vero quadro di colori e bellezza. L’altopiano di Pollara: un anfiteatro naturale dove il mare a strapiombo e la natura fanno da cornice ideale . Le Eolie erano senza dubbio luoghi di sosta per le navi di età romane cariche di monete, anfore e di ceramiche che praticavano il commercio nel Mediterraneo ma le insidie dei numerosi scogli erano spesso causa di naufragi. Le sorprese del mare di Salina sono stupefacenti e più volte si possono avvistare delfini e piccole balene, mentre attraversano il tratto di mare che divide Salina da Lipari.

FILICUDI E’ uno degli atolli più piccoli delle Eolie. Potrebbe essere l’isola che non c’è di Peter Pan, o un’isola magica di fate e folletti dove si sono rifugiati artisti che vogliono vivere nell’incanto del mare e della natura. Un tempo era l’antica Phoenicusa cioè ricca di felci i cui pendii sono oggi rigogliose terrazze di ginestre che scendono al mare, incontrando coste e scogliere ricche di profonde grotte come quella magica e suggestiva del Bue Marino dal nome di un esemplare di foca che nuotava fino a qualche anno fa, nelle sue acque cristalline.

VULCANO Anticamente era sacra al dio dei vulcani Efesto, la leggenda racconta che nel cratere ci fosse l’officina del dio dove lavoravano i ciclopi. Hiera cioè sacra era infatti il suo nome antico.

È l’isola più vicina alla Sicilia, che si può raggiungere da Milazzo imbarcandosi su navi ed aliscafi. È costituita da due vulcani: uno inattivo Vulcanello e l’altro appunto Vulcano che è ancora attivo, i due vulcani sono collegati con uno stretto istmo. L’escursione al cratere consente di scoprire il fascino di quest’isola immergendosi i propri sensi nei caldi e lussureggianti colori dei cespugli di profumatissime ginestre.

Ai piedi del promontorio detto del Faraglione della Fabbrica, vicino al Porto di Levante c’è un laghetto di fanghi termali con accesso pubblico dove ci si può immergere uscendone ricoperti dal terapeutico fango della grigia acqua vulcanica. Nel Porto di Ponente invece si trovano le spiagge di sabbia nera, dove ci si può rilassare piacevolmente e dolcemente dopo l’idromassaggio naturale delle fumarole sottomarine.

ALICUDI Di affascinante e straordinaria bellezza l’isola vulcanica è la più antica delle isole Eolie chiamata Ericusa per la presenza di una ricca vegetazione di piante d’erica. Le innumerevoli scalinate in pietra lavica permettono di vivere in un luogo fuori dal tempo e godere di panorami mozzafiato. Le acque limpide e incontaminate lambiscono le coste a picco sul mare che danno accesso a grotte, rupi e resti storici tra cui il Timpone delle Femmine, un riparo dove si nascondevano le donne per sfuggire all’invasione dei pirati

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